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VISITE ECCELLENTI


LA GUARDIA SVIZZERA PONTIFICIA a Mondascia.
16 febbraio 2024


da sinistra. caporale Stökli, Bianchi H. segretario, Pres. FOR TI Grossi, Mons. De Remy,
col Christoph GRAF, Alfiere Favre della Guardia Pontificia.

LA GUARDIA SVIZZERA PONTIFICIA
A MONDASCIA.
Il corpo armato a protezione del Pontefice
e della sua residenza, creato il 22 gennaio del 1506 a Roma.

Venerdì 16 febbraio 2024 le 21 reclute della GUARDIA SVIZZERA PONTIFICIA
in formazione a Isone con la nostra Polizia Cantonale hanno fatto visita al
Museo Militare Forte Mondascia a Biasca. Presente il
Comandante della
Guardia Svizzera colonnello Christoph Graf c
on il
sergente mag Guillaume Favre, Responsabile dell'addestramento
delle Guardie e responsabile del Giuramento e Alfiere del Corpo. Inoltre
il Responsabile per il reclutamento della Guardia Pontificia in Svizzera con
sede in Glarona, Bernhard Messmer.
Si sono aggiunti con piacevole sorpresa il nuovo Amministratore Apostolico della
Diocesi di Lugano,
Monsignor Alain de Remy, accompagnato dai cappellani
militari Don Davide Bergamasco e Don Erico Zoppis. Dopo il saluto
del Presidente di Forte Mondascia e del Segretario, gli ospiti hanno
seguito una introduzione storica presentata dal col SMG Marc A. Tschudi e
visitato il Museo e le strutture esterne.
Per i nuovi alabardieri che faranno il tradizionale giuramento il 6 maggio 2024
a Roma è stata una visita apprezzata che diventerà una tradizione
ad ogni corso di formazione.
La visita si è conclusa con Mons. De Remy che ha firmato il libro degli ospiti
con il comandante e la Guardia al completo.
E 'stato un grande avvenimento
per Mondascia e per tutti i collaboratori e sostenitori.
O. Grossi



Il Consigliere Federale Ueli Maurer Vice presidente della Confederazione Svizzera in visita a Mondascia

Ci ha onorato con la sua visita ed ha pranzato nella sala Guisan.
Alla presenza di cinquanta invitati il Presidente di FOR TI ha salutato il
Consigliere Federale e ha consegnato un piccolo ricordo della serata:
due penne e un portafiori in granito della Riviera costruiti a mano
dalla Ditta GIANNINI Graniti di Lodrino. Molto apprezzata l'originalità.
Il Consigliere Federale Maurer si è complimentato per la nostra
attività di volontari, su cio' che abbiamo creato per mantenere
il ricordo della nostra storia e si è intrattenuto cordialmente
con i membri attivi di Forte Mondascia promettendo una sua nuova visita.


Parlano di noi.....CORRIERE DEL TICINO
del 13 giugno 2009
Prima pagina COMMENTO

ONORE ALLE SENTINELLE DI MONDASCIA"

di Giancarlo Dillena (Direttore)

"Oggi e domani il Museo militare del Forte Mondascia di Biasca festeggia i dieci
anni di esistenza. Un'occasione per visitarlo e apprezzare il valore di questa ricca e
variata raccolta di mezzi e equipaggiamenti, nella quale si riflette non solo l'evoluzione
tecnica dell'esercito svizzero, ma sopratutto il vissuto di generazioni di soldati.

Una testimonianza particolarmente preziosa, in una stagione di grandi cambiamenti
per le forze armate elvetiche, che rischiano di lasciarsi alle spalle, insieme
alle strutture accantonate dalla varie riforme, anche un patrimonio di simbiosi
fra sfera civile e sfera militare che ha costituito per secoli
un pilastro fondamentale dell'identità elvetica.

Merita dunque un grande, pubblico plauso chi si è dato per missione di creare,
salvaguardare e sviluppare questo museo. Nel segno del più disinteressato
e nobile volontariato, la cui caparbia costanza si è dimostrata in grado di resistere
a tutte le prove, compresi i disastri naturali.

Composta da persone non più giovanissime per anagrafe, ma dotate di entusiasmo
da fare invidia a chi di anni ne ha molti di meno,
l'Associazione Opere Fortificate del Cantone Ticino (FOR TI),
con alla testa il suo presidente Osvaldo Grossi, può andare fiera di quanto
ha saputo realizzare in veste di custode e sentinella di una memoria storica
che non può e non deve essere perduta.

Poichè in essa si esprimono innanzitutto il rispetto e la riconoscenza
per quanti, in passato, hanno vestito per tanti anni della loro vita-
con qualche mugugno, ma con tanta fierezza-quelle uniformi grigioverdi,
frugali e un pò logore, ma simbolo riconosciuto della
volontà di unità, libertà e indipendenza di tutto un popolo.

E poiché senza memoria storica non si possono capire davvero
il presente e il futuro, con le loro novità,
ma anche con i loro tanti, inquietanti "déjà vu".

Dir. Giancarlo Dillena









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